Stabile o dinamico? Il design è una questione di pesi.

2024-04-10

Una delle tante dicotomie che rende interessante il mondo del design, non solo nell’arredamento, è quella tra forme stabili e dinamiche.

Nelle prime, i pesi visivi degli elementi sono distribuiti in modo più riposante e danno pace allo sguardo, le seconde costituiscono una sollecitazione continua che porta l’occhio oltre l’oggetto, a cercare connessioni.

È molto semplice vedere questo meccanismo applicato al termoarredo di design: basta prendere in esame due radiatori dall’aspetto molto simile tra loro eppure profondamente diversi nell’espressione, come Ragusa e Bari.


La struttura minimale, elegante ed eterna di Ragusa vede due elementi tubolari verticali e una serie di elementi orizzontali, più sottili, anch’essi a sezione rotonda.

Materialmente ma anche visivamente, le componenti verticali sostengono quelle orizzontali, in una simmetria riposante e rassicurante.

Qui lo sguardo si posa e trova pace, sosta, non cerca altro: è un tipo di design adatto ad ambienti che puntano al relax, o in cui si desidera che l’occhio sia catturato da un altro oggetto protagonista.

Ma cosa accade se togliamo uno di questi sostegni?

Il design di Bari prevede che gli elementi orizzontali siano ancorati a due elementi, posti di lato. Dal punto di vista strutturale, naturalmente, la solidità non è compromessa, ma in qualche modo l’occhio percepisce questa mancanza, come se quella forma laterale dovesse sostenere il peso dell’intero oggetto.

Lo sguardo in questo caso vaga, spazia, parte dai giunti e poi esce dagli spazi lasciati aperti.

Alla stabilità si contrappone l’ampiezza del respiro, l’ispirazione, l’aspirazione.

Guardando al lato più pratico, questo design rende più semplice l’utilizzo degli elementi come scaldasalviette (teli e asciugamani possono essere infilati dalle aperture laterali), ma limitandosi all’aspetto estetico, è un radiatore più adatto a chi cerca un design più etereo e mutevole.

Il peso percepito di un oggetto si trasforma quindi in movimento: in fondo, una delle grandi regole del design è che è lo sguardo a dare forma a uno spazio.